La Balestra
antica italiana..

Come nasce
una balestra...


Sansepolcro, patria della balestra...

Le balestre
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La storia della
balestra...


Informazioni...

 
 
 
 
 
 
 

Posta ai piedi dell' ultimo tratto dell' Appennino toscano, Sansepolcro domina l' Alta Valle del Tevere al suo dischiudersi in un vasto ed armonico anfiteatro collinare. Di probabile origine romana, la città presenta un volto sereno ed armonico. L' assetto urbanistico all' interno della cinta di mura quadrilatera è rimasto quello medioevale.   L'origine di Sansepolcro non è certa per la mancanza dei documenti, che andarono perduti nel rovinoso terremoto del 1513. Una leggenda fa risalire la fondazione del primo Borgo a due pellegrini, Egidio e Arcano, che, di ritorno dalla Palestina, si fermarono per edificare un "sacello" dove custodirono le sacre reliquie portate dalla Terra Santa. La leggenda giustifica così il toponimo riferito al Santo Sepolcro e sostiene che, intorno al primo oratorio, nacque l'agglomerato urbano. Un'antica tradizione, oggi poco accreditata, sostiene che il Borgo non fosse altro che la romana Biturgia. Altri avanzano l'ipotesi che il centro storico di Sansepolcro, per la sua struttura e per i numerosi reperti archeologici, abbia avuto origine da un accampamento romano. Durante l'alto medioevo fu feudo degli abati camaldolesi, poi libero comune dal 1296. Dovette difendere la sua libertà lottando contro i Castellani, i Perugini e gli Aretini. Se ne insignorirono Uguccione della Faggiola, poi i Tarlati e i Malatesta. Fu per breve tempo dei Papi e passò, quindi, al dominio dei Medici e dei Lorena fino all'unità d'Italia. Fu insignita del titolo di Città e fatta Diocesi da Papa Leone X, nel 1520.

              



Il centro storico intatto conserva ancora i segni della civiltà medioevale e rinascimentale. Ne sono testimonianza le numerose torri, la stupenda fortezza medicea di Giuliano da Sangallo, la cinta muraria con le cannoniere di Buontalenti, il Palazzo delle Laudi, i Palazzi Aloigi, Alberti, Ducci Del Rosso, la casa di Piero della Francesca ed un'ininterrotta serie di chiese, edifici gotici e rinascimentali. Sansepolcro è celebre in Italia (ed anche all'estero) per le sue tradizioni: il Palio della Balestra e gli Sbandieratori.  La balestra era, nel medioevo, arma da guerra e da caccia. Gradualmente soppiantata dalle armi da fuoco, rimase come arma da torneo in poche città. A Sansepolcro si conservò l'uso del tirare colla balestra e le famiglie più importanti continuarono nei secoli a disputarsi il primato. Oggi la tradizione è più che mai viva, sostenuta anche dall'esistenza della Società di Balestrieri, retta ancora secondo statuti medioevali. In maggio a Gubbio (PG) e nella seconda domenica di settembre a Sansepolcro, i balestrieri delle due città si incontrano, sfidandosi. La gara è preceduta e seguita da cortei nei costumi del rinascimento, dove l'abbigliamento dei partecipanti si rifà ai dipinti di Piero della Francesca.
       

        
 

Di particolare suggestione è la cerimonia della "Offerta della cera" che avviene nel pomeriggio del sabato che precede il Palio. Da alcuni anni essa viene organizzata durante il Settembre biturgense, che comprende svariate altre manifestazioni folkloristiche, artistiche, culturali e sportive come la Biennale del merletto, negli anni pari, e la Biennale orafa, negli anni dispari. Durante questo ciclo di manifestazioni si esibiscono sulla piazza gli Sbandieratori che, anch'essi vestiti con i costumi ispirati a Piero della Francesca, sanno intrecciare le figure più varie con bandiere multicolori, arrivando spesso ad esercizi di alta acrobazia. Infine sono da ricordare le fiere di Mezza quaresima, tradizionale mercato popolare e di curiosità, che ha luogo dopo la IV domenica di quaresima. Sotto l'aspetto religioso è da segnalare la Processione del Cristo morto, la sera del Venerdì santo.